TERAMO – C’è la sottoscrizione di 18 comitati di quartiere alla nota diramata dall’ex assessore Rudy Di Stefano sul tanto discusso regolamento dei comitati di quartiere e frazioni della città di Teramo. Il quale sottolinea che il documento, che finalmente è entrato nel dibattito consiliare, «si può definire davvero “nato dal basso, condiviso e partecipato”, redatto grazie all’impegno dei tanti rappresentati che si sono messi insieme per dare il giusto valore e riconoscimento a chi giornalmente lavora con passione e disinteresse per il bene comune del proprio territorio». E detto questo, Di Stefano critica il «maldestro tentativo, da più parti, di strumentalizzarne l’approvazione».
«Dispiace che, dopo anni di lavoro, incontri, dibattiti e confronti – aggiunge l’ex componente della giunta Brucchi -, oggi tale documento venga bollato da qualche consigliere come “il regolamento di Di Stefano, fatto per fini politici ed elettorali”. Che poi, quali sarebbero i fini politici ed elettorali di un regolamento che prevede la massima democrazia attraverso il suffragio universale, non è dato comprendere».
Di Stefano bolla le polemiche, tutte interne alla maggioranza, ribadendo che «che quello di cui si parla è il regolamento di tutti, condiviso anche attraverso un convegno pubblico, e sul quale sono state espresse decine di osservazioni quasi tutte recepite ed introdotte nel documento finale». Piuttosto, forte adesso è la richiesta di procedere al più presto alla definitiva approvazione in Consiglio comunale: «Questo regolamento – dice Rudy – inietterebbe nella nostra città opportune e massicce dosi di impegno democratico e civico, certi come siamo che valori come la partecipazione, la rappresentanza e l’amore per i quartieri e le frazioni non debbano fare paura a nessuno».